Un quinto dei giovani ammette che il loro profilo online ha poco
somiglianza con la realtà, e che il loro ricordo di eventi passati è
stato distorto dalle " proprie personalizzazioni".
Precedenti ricerche hanno suggerito che le reti sociali sono dannosi per la memoria autobiografica.
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SOCIAL MEDIA: Guerra d'Informazione e psywar. I tecnocrati vogliono vederci tutti ‘incatenati ad un computer’
Essere competitivi ,voler presentare il nostro volto migliore - alla ricerca di sostegno o empatia è del tutto comprensibile", ha detto il dottor Sherry.
"Tuttavia, il lato oscuro di questo conformismo sociale è quando perdiamo profondamente noi stessi o neghiamo ciò che autenticamente invece proviamo emotivamente, nella misura in cui non riconosciamo più l'esperienza, la nostra voce, la memoria o addirittura la vista noi stessi."
"Quando questo comincia ad accadere, sentimenti di colpa e disgusto verso noi stessi in grado di creare una trappola cognitiva di alienazione e forse anche un senso di distacco e di paranoia."
Il Dr Sherry ha detto che i social media hanno il potere di 'minare la coerenza tra la nostra vera, vissuta vita, ed i ricordi.'
Facebook è stato costruito ed è diventato un potente "eggregora", un non-luogo che si nutre del tempo delle persone.
Quanti di voi possono negare di aver più volte provato una irragionevole energia dovuta alle emozioni forti durante le interazioni con altri individui su Facebook ?
Dr Sherry ha aggiunto:
"Gli studi dimostrano che i ricordi sono effettivamente modificati e meno accurati ogni volta che 'recuperiamo' loro dalla nostra mente, fino al punto di cambiare completamente la loro natura nel corso del tempo.
Il pensiero psicotico all'interno della Piattaforma è incessante dovuto alla "discussione interiore" leggendo un commento o reagendo ad un post ect.
E il pensiero psicotico incessante inibisce l'Atto, riducendo la nostra energia ad un temporaneo deposito da versare all'interno dell'Eggregore Facebook.
Il problema, diversamente dai precedenti social network, è che Facebook ha raggiunto una copertura enorme nel mondo con la creazione di identita' e pensieri; questo non in termini di numero di persone collegate (non solo almeno), ma in termini di attività (mentale).
E, chiedo di nuovo, quanti di voi possono negare di aver più volte provato una irragionevole produzione di sentimenti forti e contrastanti durante le interazioni su Facebook ?
Possiamo usare lo strumento in un modo saggio oppure farci usare dallo strumento. A noi la scelta, che forse purtroppo abbiamom già ,fatto, se scelta si puo' chiamare.
Di nuovo, il pensiero psicotico è incessante dovuto alla "discussione interiore" leggendo un commento o reagendo ad un post ect.
E il pensiero psicotico incessante inibisce l'Atto, riducendo la nostra energia ad un temporaneo deposito da versare all'interno dell'Eggregore Facebook.
Bibliografia:
http://www.telegraph.co.uk/news/science/science-news/11315319/Lying-on-Facebook-profiles-can-implant-false-memories-experts-warn.html
http://lagrandeopera.blogspot.it/2013/09/facebook-il-grande-eggregore-parassita.html