(come se adesso fosse un favore) gli impegni presi dall Italia non cambieranno! Bene , fra le righe è detto tutto.
Qualcuno dirà, sai che novita'. Ma la novita' è il bisogno di Napolitano nel ribadirlo, giusto per non avere dubbi insomma, come se ci fosse ormai in ballo qualcosa di grosso. E' il loro Impero in fondo.
Oggi trovo questo articolo di Matteo Vitiello e ve lo ripropongo per intero:
“Italia: diretta da un primo ministro non
eletto, devastata da una crisi economica, una disoccupazione endemica ed
un aumento dei suicidi, è entrata nella spirale della morte”.
Comincia cosí questo speciale di approfondimento sulla situazione
politico-economica e sociale del nostro Paese, presentata da Daniel
Estulin nel suo programma “Desde la sombra”
(video pubblicato in fondo all'articolo.pubblicato da Russia Today - ndr)
Venticinque minuti in cui la situazione italiana è
spiegata meglio di qualsiasi altro editoriale, programma, giornale o
salotto televisivo nostrano, dove non si fa altro che addormentare lo
spettatore, con una saga infinita di luoghi comuni e giri di parole,
espressione di una volontà d’esprimersi repressa dalla censura dei
contenuti e dalla continua ricerca di una forma che non infastidisca
uno o l’altro politico di turno.
Pura ipocrisia, paura ed omertà.
(Tutti, anche quei personaggi che partendo dalla rete adesso vengono invitati da quei programmi sulla rai che adesso vorrebbero passare per rivoluzionarie. - ndr)
In quest’epoca in cui tornano in auge Berlusconi,
le sue puttane e le sue puttanate e tutti si lamentano di Monti e di
quello che ha fatto al povero Belpaese, trovate per favore venti minuti
per seguire questo programma e scoprirete, se già non lo immaginate,
quale sarà il futuro della nostra cara vecchia penisola.
Ci sono tre punti fondamentali che vengono
argomentati da Estulin e dall’invitato al programma, l’economista
dell’Istituto Schiller, Claudio Celani:
- Mario Monti è stato eletto per sopprimere la democrazia parlamentare in Italia. Monti è una marionetta dell’oligarchia finanziaria internazionale, il cui obiettivo è creare un governo mondiale con il profilo di un’impresa finanziaria, quella che Daniel chiama “Impresa Mondiale Spa”. Il modo in cui Monti è arrivato al potere in Italia è stato il colpo di Stato, lo sappiamo bene tutti , un colpo di stato silenzioso, senza alzate di voce alla vecchia maniera ma mascherato da un concetto di necessità di un governo tecnico a cui l’Italia doveva assolutamente ricorrere (senza interpellare i cittadini, ovviamenete, ma solo rassicurandoli a colpo avvenuto, dicendo “è per il nostro bene”, ndr) per ristabilire l’equilibrio politico-economico in seno ad una crisi economica globale. Insomma, una presa per il culo nei confronti di tutto il popolo italiano, che, senza più diritto a votare e dopo aver vissuto (forse neanche tutti consciamente, ndr) e capito com’è facile calpestare il concetto di democrazia anche in un Paese “Grande” come l’Italia, è arrivato a sperare che il nonnetto Mario, dalla faccia di persona affabile ed affidabile, potesse fare qualcosa di meglio di Berlusconi.
- Mario Monti è soggetto alle decisioni di Mario Draghi, che riveste un ruolo ben più importante per l’Italia.
- Mario Draghi ha definito i piani di sviluppo della transizione al nuovo governo mondiale con i magnati delle grandi banche della Gran Bretagna, durante una riunione a bordo dello yacht reale inglese “Britannia”, il 2 giugno 1992: durante questa riunione si discusse su come creare un mercato finanziario in Italia mediante la privatizzazione dell’industria italiana.
Dal 1992,( ricordate Mani Pulite da dove è poi scaturita la distruzione della classe politica e a quel punto le prime privatizzazioni ? -ndr ) quindi, è cominciato un cammino che ci ha portati alla situazione drammatica che viviamo oggi, quando ci ritroviamo ad accettare un colpo di stato perché ci hanno detto che non è un colpo di stato, quando facciamo quello che ci dicono e quando siamo contenti se abbiamo qualche soldo in più o disperati se non ce l’abbiamo, quando pensiamo alla Germania ed agli Stati Uniti come potenze di riferimento o guardiamo la Gracia o la Spagna, per tirarci sù di morale, senza capire che l’Italia è nella stessa situazione, nelle mani degli stessi criminali in giacca e cravatta che stanno applicando politiche d’austerità criminale.
Queste sono persone a cui, in fin dei conti, non gliene importa poi molto dell’Italia, “trattiamo con un’elité i cui membri non si considerano italiani, pensano di avere un’identità che nei tempi antichi si sarebbe chiamata cosmopolita, non sentono la minima identificazione con la cultura italiana, odiano il popolo italiano e preferiscono parlare in inglese piuttosto che italiano”.
- Mario Monti, Mario Draghi e tutta la compagnia dell’oligarchia finanziaria europea è ossessionata con il modello utopico pubblicato dal 1944 dal gruppo che circondava Altiero Spinelli, il fondatore del Movimento Federalista Europeo. Secondo Spinelli, come scrive nel suo Manifesto, le Nazioni-Stato provocano guerre in maniera intrinseca e per questo motivo, per mantenere la pace, bisognerebbe distruggere le Nazioni-Stato e costruire degli Stati Uniti d’Europa. Questa è l’ideologia che sta alla base delle decisioni prese oggigiorno nei piani alti dell’Unione Europea: un unico Stato Europeo con un governo oligarchico privato.
- L’Italia è un Paese forte. Abbiamo un’industria di prima linea a livello mondiale (siamo anche tra i migliori produttri d’armi del mondo, settore che da sempre fa guadagnare bene, ndr) ma i capoccia della finanza internazionale vogliono che l’Italia rinunci un poco alla volta al 50% della sua produzione, in nome della globalizzazione, per agevolare la transizione al nuovo assetto geopolitico mondiale. “Questo significherebbe il completo collasso sia economico che sociale del Paese” . Estulin e Celani parlano chiaro: se l’Italia uscisse dall’euro, se solo ne avesse almeno l’intenzione, potrebbe risorgere e farsi addirittura portavoce, grazie alla sua eccellenza in ambito indutriale e manufatturiero, di una nuova ripresa e sviluppo del mercato dell’intero bacino Mediterraneo, dagli Stati del sud d’Europa al Nordafrica. Ma questo non accadrà fintantoché chi decide le sorti dell’Italia, non gliene importa poi un granché del bene dell’Italia perché è più attento a soddisfare i bisogni di un progetto finanziario mondiale globale. E se noi siamo d’accordo o no con questo progetto, non importa: zitti, lavorare, divertirsi e se vi lamentate, manganellate.
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Fonte: http://buenobuonogood.wordpress.com
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