Non gela in frigo: la proteina estratta da un pesce artico ne preserva la consistenza. Allarme Coldiretti: è
un inganno. Dopo il semaforo verde della Commissione europea, già quest'estate nei 27 paesi della
Ue si potranno vendere coni "very strong".
Ue si potranno vendere coni "very strong".
Non è notizia recente.. ma una notizia apparsa nel 2009. Se, come leggerete più avanti nell'articolo, il gelato Ogm non ha bisogno di essere denunciato come Gelato effettivamente Ogm, questo significa che finora abbiamo passato il rischio di mangiarlo senza saperlo ?
Dopo il semaforo verde della Commissione europea, si potranno vendere coni "very
strong", capaci di resistere a temperature polari senza perdere
cremosità. Grazie a un gene rubato a un pesce artico, i gelati
transgenici saranno resistenti come dischi dell'hockey su ghiaccio:
potremo metterli nel più glaciale dei freezer per farli resistere più a
lungo senza squagliarsi.
La proteina sintetica utilizzata dalla Unilever si chiama Isp (Ice Structuring Protein) ed è derivata da un lievito geneticamente modificato.
La proteina sintetica utilizzata dalla Unilever si chiama Isp (Ice Structuring Protein) ed è derivata da un lievito geneticamente modificato.
Avendo ottenuto l'approvazione prima dell'Efsa (l'Autorità
europea per la sicurezza alimentare) e poi della Commissione europea,
potrà essere inserita nella categoria dei novel foods come ingrediente
alimentare nel ghiaccio.
Ma non tutti sembrano apprezzare la concentrazione tecnologica sulle
performance termiche del gelato.
"I ricercatori dell'Indipendent Science
Panel già nel 2006 avevano dimostrato che la proteina della Unilever
costituisce un allergene - commenta Nicoletta De Cillis, della
Fondazione Diritti Genetici - Per di più il nuovo ingrediente sarà
etichettato semplicemente come proteina Isp in base alla attuale
normativa Ue che non sottopone casi come il gelato della Unilever alla
regolamentazione prevista per gli Ogm".
La
Unilever difende la sicurezza del suo brevetto perché il lievito ogm
viene rimosso nel prodotto finale, e sostiene che i nuovi gelati saranno
più dietetici e meno costosi. "La normativa varata nel 2000 è molto
rigorosa", aggiunge Leonardo Vingiani, direttore di Assobiotec. "Non si
può essere favorevoli all'Efta quando boccia un prodotto ogm e contrari
quando ne approva un altro. È ora di affrontare la materia in maniera
scientifica".
Preoccupata invece Coldiretti che ha reso pubblica una ricerca Swg da cui risulta che le proteine transgeniche non sono gradite a tre italiani su quattro. Secondo l'associazione degli agricoltori, si mette a rischio l'immagine generale di un settore del made in Italy che ha visto aumentare le esportazioni di gelato del 43 per cento in termini di fatturato nel primo mese del 2009. In Italia il mercato dei gelati vale 5 miliardi di euro: 15 chili l'anno a persona per coppe, coni, bastoncini e vaschette per il 60 per cento di tipo artigianale.
Ed è proprio questo il centro della polemica. I produttori italiani vogliono rafforzare un trend che ha visto salire i consumi dei prodotti locali e dei gelati a "chilometri zero": dall'amarone in Veneto al pistacchio di Bronte in Sicilia, dal bergamotto in Calabria ai frutti di bosco di Cuneo, dal gelso siciliano al latte di asina veneto, dal gelato di ricotta al gelato al latte di bufala. Grazie alla creatività italiana si è arrivati ormai a 600 tipi di gusti e le gelaterie artigianali sono ormai 35 mila.