In tempi recenti, qualcuno prova ad operare una sorta di "revisionismo storico" per tentare di negare il crudele sterminio di milioni di persone.
Tuttavia, poichè tali crimini non erano dovuti a "deviazioni" occasionali, ma rappresentavano pienamente l'ortodossia cattolica, col pieno consenso dei vari papi coinvolti e di tutti gli ordini ecclesiastici, oggi disponiamo di molti documenti ufficiali, paradossalmente prodotti dalle stesse autorità ecclesiastiche cattoliche, che forniscono le dettagliatissime prove storiche delle stragi compiute.
L'arroganza della chiesa cattolica era talmente sconfinata da non far comprendere, all'epoca, che tali documenti, un giorno, potevano essere visti non come "atto di fede", (come essi definivano gli omicidi degli "eretici") bensì come spietata repressione delle opinioni altrui.
L'Inquisizione è l'istituzione ecclesiastica fondata dalla Chiesa cattolica per indagare e punire, mediante un apposito tribunale, i sostenitori di teorie considerate contrarie all'ortodossia cattolica.
Storicamente, l'Inquisizione si può considerare stabilita già nel Concilio presieduto a Verona nel 1184 da papa Lucio III e dall'imperatore Federico Barbarossa, con la costituzione Ad abolendam diversarum haeresum pravitatem ( Esso stabilì il principio - sconosciuto al diritto romano - secondo il quale, anche in assenza di testimoni, si poteva essere accusati di eresia e dunque subire un processo )
e fu perfezionata da Innocenzo III e dai successivi papi Onorio III e Gregorio IX, con l'occorrenza di reprimere il movimento cataro, diffuso nella Francia meridionale e nell'Italia settentrionale, e di controllare i diversi e attivi movimenti spirituali e pauperistici.
Nel 1252, con la bolla Ad extirpanda, Innocenzo IV autorizzò l'uso della tortura e Giovanni XXII estese i poteri dell'Inquisizione nella lotta contro la stregoneria..
Allo scopo di combattere più efficacemente la Riforma protestante, il 21 luglio 1542 Paolo III emanò la bolla Licet ab initio, con la quale si costituiva l'Inquisizione romana, ossia la «Congregazione della sacra, romana ed universale Inquisizione del santo Offizio».
Mentre nell'Ottocento gli Stati europei soppressero i tribunali dell'Inquisizione, questa fu mantenuta dallo Pio X, il nome di «Sacra Congregazione del santo Offizio», finché con il Concilio Vaticano II, durante il pontificato di Paolo VI, in un clima profondamente mutato dopo il papato di Giovanni XXIII, assunse nel 1965 l'attuale nome di «Congregazione per la dottrina della fede» e qui
Il Book of Martyrs (Libro dei Martiri) di Foxe descrive molte di queste atrocità.
cremagliera |
STRUMENTI E TECNICHE DI TORTURA
CREMAGLIERA: era
un modo semplice e popolare per estorcere confessioni. La vittima
veniva legata su una tavola, caviglie e polsi. Rulli erano passati sopra
la tavola (e in modo preciso sul corpo) fino a slogare tutte le
articolazioni;
culla di giuda |
CULLA DELLA STREGA: questa era una tortura a cui venivano sottoposte solamente le streghe. La strega veniva chiusa in un sacco poi legato a un ramo e veniva fatta continuamente oscillare. Apparentemente non sembra una tortura ma il dondolio causava profondo disorientamento e aiutava a indurre a confessare. Vari soggetti hanno anche sofferto durante questa tortura di profonde allucinazioni;
CULLA DI GIUDA O TRIANGOLO: l'accusato
veniva spogliato e issato su un palo alla cui estremità era fissato un
grosso oggetto piramidale di ferro. Alla fine alla vittima venivano
fissati dei pesi alle mani e ai piedi;
DISSANGUAMENTO:
era una credenza comune che il potere di una strega potesse essere
annullato dal dissanguamento o dalla purificazione, tramite fuoco, del
suo sangue. Le streghe condannate erano "segnate sopra il soffio"
(sfregiate sopra il naso e la bocca) e lasciate a dissanguare fino alla
morte;
vergine di norimberga |
FANCIULLA DI FERRO O VERGINE DI NORIMBERGA: era
una specie di contenitore di metallo con sembianze umane (di fanciulla
appunto) con porte pieghevoli. Nella parte interna delle porte, erano
inserite delle lame metalliche. I prigionieri venivano chiusi dentro in
modo che il loro corpo fosse esposto a queste punte in tutta la sua
lunghezza, ma senza ledere in modo mortale gli organi vitali. La morte
sopraggiungeva lentamente fra atroci dolori;
FORNO:
questa barbara sentenza era eseguita in Nord Europa e assomiglia ai
forni crematori dei nazisti. La differenza era che nei campi di
concentramento le vittime erano uccise prima di essere cremate. Nel XVII
secolo più di duemila fra ragazze e donne subirono questa pena nel giro
di nove anni. Questo conteggio include anche 2 bambini;
garrotta |
GARROTA:
non è altro che un palo con un anello in ferro collegato alla vittima,
seduta o in piedi; le veniva fissato e andava stretto poi per mezzo di
viti o di una fune. Spesso si rompevano le ossa della colonna
vertebrale;
IMMERSIONE DELLO SGABELLO:
questa punizione era usata più spesso sulle donne. La vittima veniva
legata a un sedile che impediva ogni movimento delle braccia. Questo
sedile veniva poi immerso in uno stagno o in un luogo paludoso. Varie
donne anziane che subirono questa tortura morirono per lo shock
provocato dall'acqua gelida. L'immersione dello sgabello era usata per
le streghe in America e in Gran Bretagna nonché come punizione per
crimini minori, prostituzione e ai danni dei recidivi;
ANNODAMENTO:
era una tortura specifica per le donne. Si attorcigliavano strettamente
i capelli delle streghe a un bastone. Robusti uomini ruotavano
l'attrezzo in modo veloce, provocando un enorme dolore e in alcuni casi
arrivando a togliere lo scalpo e lasciando il cranio scoperto. Questa
tortura fu usata in Germania anche contro gli zingari (1740-1750) e in
Russia nel corso della Rivoluzione Bolscevica nel 1917-1918;
IMPALAMENTO:
è una delle più antiche forme di tortura. Veniva attuata per mezzo di
un palo aguzzo
inserito nel retto della persona, forzato a passare lungo
il corpo per fuoriuscire dalla testa o dalla gola. Il palo era poi
invertito e piantato nel terreno, così, queste miserabili vittime,
quando non avevano la fortuna di morire subito, soffrivano per alcuni
giorni prima di spirare. Tutto ciò veniva fatto ed esposto
pubblicamente
impalamento |
MASTECTOMIA:
alcune torture erano elaborate non solo per infliggere dolore fisico,
ma anche per sconvolgere la mente delle vittime. La mastectomia era una
di queste. La carne delle donne era lacerata per mezzo di tenaglie, a
volte arroventate. Uno dei più orribili casi noti in cui fu usata questa
tortura era quello di Anna Pappenheimer. Dopo essere già stata
torturata con lo "strappado", fu spogliata, i suoi seni furono strappati
e, davanti ai suoi occhi, furono spinti a forza nelle bocche dei suoi
figli adulti. Questa vergogna era più di una tortura fisica;
l'esecuzione faceva una parodia sul ruolo di madre e nutrice della
donna, imponendole un'estrema umiliazione;
Ordalia dell'acqua |
Veniva messa in pratica anche un'ordalia dell'acqua fredda. Alla persona imputata venivano legate le mani e i piedi con una fune, in modo tale che la posizione non fosse certo propizia per rimanere a galla dopodiché veniva immersa in acqua: se galleggiava, era sicuramente colpevole, in quanto l'acqua "rifiutava" una creatura demoniaca; se andava a fondo, era innocente, ma difficilmente sarebbe stata salvata in tempo;
ACQUA INGURGITATA: l'accusato,
incatenato mani e piedi ad anelli infissi nel muro e posato su un
cavalletto, è costretto a ingurgitare più di NOVE litri d'acqua, e
ancora altrettanti se il primo tentativo non risulta convincente, per un
totale di DICIOTTO litri.
ordalia del fuoco |
ORDALIA DEL FUOCO:
prima di iniziare l'ordalia del fuoco, tutte le persone coinvolte
dovevano prendere parte a un rito religioso. Questo rito poteva durare
fino a 3 giorni nel corso dei quali gli accusati dovevano partecipare a
preghiere, digiuni, sottostare ad esorcismi, ricevere vari tipi di
benedizioni e prendere i sacramenti; dopodiché aveva inizio l'ordalia
che poteva avvenire in diverso modo. Uno di questi consisteva nel
trasportare per una certa distanza un pezzo di ferro incandescente, di
peso variabile tra mezzo chilo e un chilo e mezzo.
Un altro tipo di ordalia del fuoco consisteva nel camminare a piedi nudi sopra carboni ardenti, a volte con gli occhi bendati. Dopo la prova, le ferite venivano coperte e, allo scadere di 3 giorni una giuria controllava lo stato delle ustioni. Se le ferite non erano rimarginate l'accusato era colpevole, altrimenti era considerato innocente;
Un altro tipo di ordalia del fuoco consisteva nel camminare a piedi nudi sopra carboni ardenti, a volte con gli occhi bendati. Dopo la prova, le ferite venivano coperte e, allo scadere di 3 giorni una giuria controllava lo stato delle ustioni. Se le ferite non erano rimarginate l'accusato era colpevole, altrimenti era considerato innocente;
PERA:
era un terribile strumento che veniva impiegato il più delle volte per
via orale. La pera era usata
anche nel retto e nella vagina. Questo
strumento era aperto con un giro di vite da un minimo a un massimo dei
suoi segmenti. L'interno della cavità ne risultava orrendamente
mutilato, spesso mortalmente. I rebbi costruiti alla fine dei segmenti
servivano per aumentare il danno fisico. Questa era una pena riservata
alle donne accusate di avere avuto rapporti sessuali col Maligno;
Pera |
PRESSA:
anche conosciuta come pena forte et dura, era una sentenza di morte.
Adottata come misura giudiziaria durante il XIV secolo, raggiunse il suo
apice durante il regno di Enrico IV. In Bretagna venne abolita nel
1772;
PULIZIA DELL'ANIMA:
era opinione diffusa in molte zone che l'anima di una strega o di un
eretico fosse corrotta, sporca e covo di quanto di contrario ci fosse al
mondo. Per pulirla prima del giudizio, qualche volta le vittime erano
forzate a ingerire acqua calda, carbone, perfino sapone. La famosa frase
"sciacquare la bocca con il sapone", che si usa oggi, risale proprio a
questa tortura;
ROGO:
una delle forme più antiche di punizione delle streghe era la morte per
mezzo di roghi, un destino riservato anche agli eretici. Il rogo spesso
era una grande manifestazione pubblica. L'esecuzione avveniva
solitamente dopo breve tempo dall'emissione della sentenza. In Scozia,
il rogo di una strega era preceduto da giorni di digiuno e di solenni
prediche. La strega veniva strangolata, avendo cura di farla rimanere in
uno stato di stordimento; il suo corpo, a volte, era immerso in un
barile di catrame prima di venire legato a un palo e messo a fuoco. Se
poi, per qualche fortuita coincidenza la strega fosse riuscita a
liberarsi dal palo e ad uscire dalle fiamme, la gente la respingeva
dentro;
ruota |
RUOTA: in
Francia e in Germania la ruota era popolare come pena capitale. Era
simile alla crocifissione. Alle vittime venivano spezzati gli arti e il
corpo veniva sistemato tra i raggi della ruota che veniva poi fissata su
un palo. L'agonia era lunghissima e poteva anche durare dei giorni;
SEDIA INQUISITORIA:
era una sedia provvista di punte e aculei alla quale il condannato era
legato mediante strette fasciature. Il fondo poteva essere arroventato
per produrre gravi ustioni;
sedia inquisitoria |
SEGA: terribile metodo di esecuzione applicato, nella maggior parte delle volte, agli omosessuali. Il condannato veniva appeso a testa in giù con le gambe divaricate e con una sega veniva tagliato in 2 verticalmente. Veniva tenuto a testa in giù affinché il dissanguamento fosse più lento e perchè il maggior afflusso di sangue al cervello acuisse la sensibilità al dolore. Pare anche che la vittima restasse cosciente finchè la sega arrivava al cranio;
SQUASSAMENTO:
era una forma di tortura usata insieme alla "strappata". L'accusato qui
veniva sempre issato sulla carrucola, ma con dei pesi legati al suo
corpo che andavano dai 25 ai 250 chili. Le conseguenze erano gravissime;
STIVALETTO SPAGNOLO: le gambe venivano legate insieme in una sorta di stivale di ferro, che il boia stringeva fino allo spappolamento delle ossa;
STRAPPATA: l'accusato
veniva legato a una fune e issato su una sorta di carrucola.
L'esecutore faceva il resto tirando e lasciando di colpo la corda e
slogando, così, le articolazioni;
TORTURA DELL'ACQUA:
veniva inflitta frequentemente a personaggi compromettenti, dal momento
che i suoi risultati non erano visibili esteriormente. Veniva fatta
ingurgitare all'accusato una quantità spropositata d'acqua, finché il
suo ventre non raggiungeva dimensioni abnormi, quindi veniva messo a
testa in giù perchè la massa d'acqua pesasse sul diaframma e sui
polmoni. Oltre al fortissimo dolore, ciò provocava gravi strappi e
lesioni agli organi interni;
TORTURA DELL'ANIMALE:
un insetto, per lo più un tafano, a volte anche una o più api, veniva
messo nell'ombelico dell'imputato, chiuso da un bicchiere di vetro.
Alternativamente si poteva inserire la testa del malcapitato in un sacco
pieno di bestie inferocite, spesso gatti;
IL TOPO: Tortura
applicata a streghe ed eretici. Un topo vivo veniva inserito nella
vagina o nell'ano con la testa rivolta verso gli organi interni della
vittima e spesso, l'apertura veniva cucita. La bestiola, cercando
affannosamente una via d'uscita, graffiava e rodeva le carni e gli
organi dei suppliziati. Chissà come i disgraziati riuscissero a
sopportare il terrore provocato alla sola vista del topo che da li a
poco sarebbe entrato nel suo corpo;
TURCAS |